- Il Gruppo BEI viene in aiuto alle imprese europee messe a dura prova dalla pandemia del coronavirus e dalle sue conseguenze economiche.
- Potranno essere mobilitati finanziamenti fino a 40 miliardi di euro in tempi brevi con il sostegno di garanzie della Banca europea per gli investimenti e del bilancio dell’Unione europea.
- Sono previste risorse supplementari per il settore sanitario, per le infrastrutture di emergenza e per lo sviluppo di trattamenti e vaccini.
- Il Presidente Hoyer invita all’attuazione di una garanzia aggiuntiva, consistente e incrementabile all’occorrenza da parte degli Stati membri, affinché sia garantito l’accesso ai finanziamenti da parte delle PMI e delle midcap.
La rapida diffusione del virus sta mettendo a dura prova sia il settore della sanità pubblica che l’economia. Il Gruppo Banca europea per gli investimenti (Gruppo BEI) ha proposto oggi alcune misure che saranno prese in cooperazione con la Commissione europea e i partner nazionali per venire in aiuto alle imprese europee, alla spesa sanitaria e all’economia dell’UE nel suo insieme.
«Il Covid 19 sta colpendo duramente, e purtroppo anche tragicamente, la vita delle persone in tutta Europa e nel mondo. La Banca, ed io personalmente, siamo vicini a coloro che sono coinvolti dal contagio. La pandemia sta anche producendo un impatto economico devastante, con segni già visibili», ha affermato il Presidente della BEI Werner Hoyer. «Dobbiamo dare una risposta europea forte, e dobbiamo farlo ora. L’Europa ha bisogno nuovamente di fare “tutto il necessario”. La banca dell’UE fornirà il proprio aiuto in questa crisi, come lo ha fatto in passato in tutti i momenti in cui l’Europa è stata in difficoltà a causa di flessioni economiche oppure di catastrofi naturali. Ci concentreremo subito sull’aiuto alle piccole e medie imprese e alle midcap: sono in una situazione di estrema necessità, hanno bisogno di aiuto in tempi rapidi. In partenariato con gli Stati membri, con la Commissione europea e con altri partner finanziari, tra cui, in particolare, le banche di promozione nazionale, intendiamo mettere a punto un pacchetto finanziario consistente che può essere attuato direttamente senza bisogno di una nuova legislazione.»
Il Gruppo BEI ha proposto un piano per mobilitare fino a 40 miliardi di euro di finanziamenti, che saranno diretti a prestiti ponte, alla sospensione di rimborsi di credito e ad altre misure ideate per allentare le restrizioni di capitale circolante a cui fanno fronte le PMI e le midcap. Il Gruppo BEI, compreso il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) specializzato nel sostegno alle PMI, lavorerà avvalendosi del supporto degli intermediari finanziari presenti negli Stati membri e in partenariato con le banche di promozione nazionale.
Il pacchetto finanziario proposto è così composto:
- Programmi specifici di garanzia alle banche, basati su quelli già esistenti e in grado di ottenere una rapida attuazione, che consentiranno lo smobilizzo fino a 20 miliardi di euro di finanziamenti;
- Apposite linee di liquidità alle banche per garantire un sostegno aggiuntivo al capitale circolante delle PMI e delle midcap pari a 10 miliardi di euro;
- Programmi dedicati di acquisto di titoli garantiti da attività (ABS), per consentire alle banche di trasferire il rischio sui portafogli di prestiti alle PMI e quindi mobilitare un sostegno aggiuntivo di 10 miliardi di euro.
Tutte queste misure possono essere rapidamente introdotte per sopperire alle carenze di liquidità e saranno messe in atto in partenariato con le banche di promozione nazionale, laddove possibile.
Il Presidente Hoyer ha inoltre invitato gli Stati membri a istituire, a favore della BEI e delle banche di promozione nazionale, una garanzia aggiuntiva, consistente e incrementabile all’occorrenza per consentire il continuo accesso ai finanziamenti da parte delle PMI e delle midcap. Questa garanzia rappresenterebbe una soluzione paneuropea, di dimensione attendibile e pronta a un utilizzo immediato. «Questa misura contribuirebbe a rassicurare i mercati e i cittadini in questo momento d’inedita incertezza», ha affermato il Presidente Hoyer.
Se da un lato spetterebbe agli Stati membri decidere in merito alla provenienza dei fondi da destinare alla garanzia, dall’altro il Presidente Hoyer ha suggerito che potrebbero essere attinti dal Meccanismo europeo di stabilità finanziaria (MESF), oppure fatti confluire dagli Stati membri in un nuovo fondo temporaneo.
Inoltre, il Gruppo BEI farà ricorso agli strumenti finanziari a sua disposizione, condivisi con la Commissione europea, e in primis al prodotto “InnovFin a sostegno della lotta alle malattie infettive”, per finanziare progetti destinati a fermare la diffusione, a trovare una cura e a sviluppare un vaccino contro il coronavirus. Il Gruppo BEI sosterrà anche misure di emergenza dirette a finanziare il potenziamento urgente delle infrastrutture e il fabbisogno di dispositivi e attrezzature in campo sanitario, attingendo ai prestiti quadro esistenti oppure agli importi non erogati di progetti sanitari in corso. La riserva attuale dei progetti del Gruppo BEI nel settore sanitario ammonta a circa 5 miliardi di euro.
Il Presidente Hoyer ha affermato: «Lavoreremo sulla base di ciò che già abbiamo fatto per il settore sanitario. Siamo già in contatto con aziende e organizzazioni che cercano di finanziare la ricerca di vaccini e trattamenti per il Covid-19. Stiamo tutti attraversando tempi difficili, e il Gruppo BEI lavorerà in modo incessante per garantire che la banca dell’UE possa dare una mano a risolvere rapidamente questa terribile crisi.»
Informazioni generali:
Il Gruppo BEI è composto dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI). La BEI è l'istituzione di finanziamento di lungo periodo dell'UE e i suoi azionisti sono gli Stati membri dell'Unione. La Banca è in grado di raccogliere fondi a un prezzo molto basso sui mercati dei capitali e quindi di mettere a disposizione finanziamenti di lungo periodo per investimenti solidi che contribuiscono agli obiettivi strategici dell’UE, ad esempio la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro, ma anche agli obiettivi in campo climatico. L’anno scorso la BEI ha messo a disposizione 63,3 miliardi di euro per progetti situati in tutto il mondo, in vari settori tra cui l’assistenza sanitaria, le PMI e per progetti correlati al clima. Il FEI è il braccio finanziario specializzato nel capitale di rischio dell’UE, e fornisce finanziamenti e garanzie per le piccole e medie imprese (PMI). L’azionista di maggioranza à la BEI. Nel 2019 ha messo a disposizione 10,2 miliardi di euro in garanzie, partecipazioni azionarie e finanza inclusiva, diretti a PMI di tutti i settori e in tutta l’Unione europea.
La parte preponderante del contributo della BEI alla lotta contro le malattie infettive e il Covid-19 avviene attraverso il Venture Debt (VD), nel quadro del Piano di investimenti per l'Europa, e il prodotto InnovFin a sostegno della lotta alle malattie infettive (InnovFin Infectious Diseases Finance Facility – IDFF), che fa parte del Programma Orizzonte 2020. IDFF è un esempio di collaborazione proficua tra la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti per fronteggiare una crisi sanitaria. Grazie a questo strumento, la BEI ha sostenuto 12 imprese (con un totale di finanziamenti pari a 241 milioni di euro) nello sviluppo di trattamenti e vaccini contro varie malattie infettive. Nel quadro del Piano di investimenti per l'Europa, la Banca europea per gli investimenti ha fornito ulteriore sostegno a 36 imprese altamente innovative nei settori biotecnologico e dei dispositivi medici, erogando complessivamente quasi un miliardo di euro. Il FEI sostiene, attraverso operazioni di capitale di rischio, un’ampia gamma di imprese innovative operanti nel settore delle scienze della vita.